Il 18 ottobre si è celebrato il Bra Day, giornata internazionale sulla consapevolezza della ricostruzione mammaria post oncologica.

A 1 donna su 8 viene diagnosticato un tumore al seno nel corso della sua vita e solo 1/3 di queste donne prende in considerazione la possibilità di ricorrere alla ricostruzione mammaria.

Ogni anno circa 56.000 donne ricevono una diagnosi di tumore al seno; nel 78% dei casi la prevenzione precoce permette di praticare interventi conservativi ma nel rimanente 22% bisogna ricorrere alla mastectomia.

Di seguito, il significato di questa giornata.

Bra Day: il significato

Il Bra Day è stato istituito con lo scopo di informare tutte le donne sulle principali tecniche di chirurgia ricostruttiva del seno e ricordare loro di come sia importante la ricostruzione mammaria immediata dopo una mastectomia per recuperare una qualità di vita sia a livello affettivo che sociale decisamente migliore, una vita più serena.

Un punto di criticità è rappresentato dal Servizio Sanitario Nazionale che copre solo i costi della mastectomia e della ricostruzione differita ma non copre i costi della ricostruzione immediata.

Le spese per gli interventi di ricostruzione immediata sono a carico delle singole aziende ospedaliere e i piccoli ospedali per una questione di budget limitati non possono purtroppo ricorrere a tale metodica ricostruttiva.

Le iniziative

Nella giornata del Bra Day sono state diverse le iniziative a cui si è dato vita.

Alla sala MediCinema della Fondazione Policlinico A. Gemelli la Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus, presieduta in Italia dalla Prof. Marzia Salgarello (responsabile Unità Operativa di Chirurgia Plastica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli) e che si pone come obiettivo principale di aiutare le pazienti che hanno avuto una diagnosi di tumore a ricostruire la propria vita attraverso l’organizzazione di eventi informativi, ha organizzato un bellissimo BRA DAY ricco di momenti consapevoli, emozionanti, interessanti e coinvolgenti.

Sono saliti sul palco medici, pazienti, donne del mondo dello spettacolo e dello sport, stilisti, fotografi. Si sono toccati diversi aspetti.

Si è parlato dell’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, del problema del SSN che non copre i costi della ricostruzione immediata, del progetto Donna x Donna, un progetto dedicato all’informazione sulla ricostruzione del seno dopo la mastectomia, dell’importanza delle Breast Unit, dell’importanza della riabilitazione fisica – motoria e di come sia importante praticare dello Sport dopo.

Tutti gli invitati hanno dato testimonianza della loro esperienza personale. Dai loro racconti è emersa tanta forza e coraggio.

Essere forte non significa non soffrire ma andare avanti nonostante tutto. Essere forte significa trasformare il dolore in forza, la forza della resilienza, la forza di ricostruirsi, di rinascere e di tornare a sorridere. Un tumore ti cambia, ti rende una persona migliore.

Emozionante la meravigliosa mostra fotografica di Silvio Esposito, esposta al Gemelli, che ha catturato la bellezza delle pazienti oncologiche. Una bellezza fatta di coraggio, forza, amore per la vita.

La giornata si è conclusa con una bellissima sfilata dei modelli dello stilista Gianfranco Venturi dove sono state le splendide pazienti che hanno affrontato o che affrontano quotidianamente con coraggio e tenacia il tumore al seno a sfilare lanciando un messaggio di forza e speranza. Un messaggio di amore verso la vita nonostante tutto, nonostante le difficoltà, nonostante la malattia.

Con il loro esempio ci incoraggiano a rivolgere lo sguardo verso le cose belle della vita e non soffermarci sui momenti bui, ci incoraggiano a sorridere e vivere la vita nella sua pienezza.

“La prevenzione ci può salvare la vita”: ricordiamocelo sempre.

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